VIDEORICETTA Testaroli
Il testaroli, a volte indicato come testarolo o "tè pazzo". Piatto comune della Lunigiana e territorio storico d'Italia, è un'antica pasta originaria della civiltà etrusca d'Italia. Testaroli è stato descritto come "la prima pasta registrata".
- 20Minuti
- 4Numero di porzioni
Ingredienti
- 300 g farina di farro
- 500 g acqua
- 3 g sale
- burro
- pesto
Procedura
In una ciotola metti la farina di farro, aggiungi il sale e l’acqua a filo e mescola con una frusta fino a ottenere una pastella non troppo densa.
Scalda a fuoco medio una padella antiaderente dal fondo di 25 cm e, una volta calda, ungila con una nocciola di burro che cospargerai su tutta la superficie. Versa nella padella metà della pastella ricoprendo tutto il fondo e copri subito con un coperchio con buona tenuta***. Cuocila per 3 minuti fino a che non si staccherà dal fondo e compariranno sulla superficie dei puntini color nocciola; gira l’impasto aiutandoti con una spatola e cuocila anche dall’altro lato per altri 3 minuti ma questa volta senza coperchio. Metti questa sorta di crepe su un piatto e cuoci nello stesso modo anche l’altra con il restante impasto.
Una volta ottenuti i due dischi, tagliali a rombi di circa 5 cm di larghezza, impiattali e condisci i testaroli con il pesto alla genovese ben diluito con l’acqua di cottura e cremoso.
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Testaroli
Il testaroli, a volte indicato come testarolo o "tè pazzo". Piatto comune della Lunigiana e territorio storico d'Italia, è un'antica pasta originaria della civiltà etrusca d'Italia. Testaroli è stato descritto come "la prima pasta registrata".
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In una ciotola metti la farina di farro, aggiungi il sale e l’acqua a filo e mescola con una frusta fino a ottenere una pastella non troppo densa.
Scalda a fuoco medio una padella antiaderente dal fondo di 25 cm e, una volta calda, ungila con una nocciola di burro che cospargerai su tutta la superficie. Versa nella padella metà della pastella ricoprendo tutto il fondo e copri subito con un coperchio con buona tenuta***. Cuocila per 3 minuti fino a che non si staccherà dal fondo e compariranno sulla superficie dei puntini color nocciola; gira l’impasto aiutandoti con una spatola e cuocila anche dall’altro lato per altri 3 minuti ma questa volta senza coperchio. Metti questa sorta di crepe su un piatto e cuoci nello stesso modo anche l’altra con il restante impasto.
Una volta ottenuti i due dischi, tagliali a rombi di circa 5 cm di larghezza, impiattali e condisci i testaroli con il pesto alla genovese ben diluito con l’acqua di cottura e cremoso.